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Buyer Point stringe un accordo in Belgio

Buyer Point stringe un accordo in Belgio: l’edizione 2019 sarà ancora più internazionale

  • 7 Dicembre 2018
  • News

Buyer Point 2019 sarà ancora più internazionale: dopo aver annunciato l’accordo con la società ucraina All Retail, gli organizzatori hanno stretto un’altra prestigiosa collaborazione internazionale in Belgio che darà i suoi frutti già nell’edizione in programma il 15 maggio 2019. Buyer Point ha infatti stretto una partnership con All Fields, storica società di consulenza specializzata nella grande distribuzione brico, l’organizzazione sarà in grado di portare a Milano tutti i principali operatori del mercato belga.

Buyer Point sarà ancora più internazionale: focus sul Belgio

Il Belgio rappresenta un’importante opportunità per le aziende che decideranno di partecipare all’edizione 2019 di Buyer Point. Con 11 milioni di abitanti, un PIL pro capite del 40% superiore a quello italiano e un mercato ricco che consente ai produttori made in Italy di essere molto competitivi sui prezzi, il Belgio è inoltre legato a doppio filo con Olanda e Lussemburgo, tanto da essere considerato un’unica area sotto il nome di Benelux. La collaborazione stretta da Buyer Point e All Fields avrà quindi influenze anche nei paesi limitrofi, in particolare in Olanda.

Nel mercato del DIY, il leader Hubo conta 148 negozi in Belgio e oltre 200 in Olanda con la divisione Hubo Netherlands, risultando il secondo operatore dei Paesi Bassi; lo stesso discorso, a Paesi invertiti, vale per Maxeda Group che, con i marchi Praxis e Formido, è il maggiore operatore olandese e, con Brico e Plan-It, è il secondo in Belgio.

I compratori internazionali incontrano il made in Italy a Buyer Point

Con Belgio, Olanda e Ucraina, che vanno ad aggiungersi alle storiche collaborazioni con Irlanda e Romania (oltre ai buyer provenienti da Usa, Russia, Croazia, Germania, Svizzera e dai paesi dell’est), la delegazione estera di Buyer Point sarà in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli espositori, affiancando mercati emergenti a paesi UE con alto potere d’acquisto, garantendo la partecipazione di tutti gli anelli della filiera e la possibilità di incontrare aziende specializzate nella logistica e sdoganamento (essenziali ad esempio per lavorare in Ucraina).

Fonte: Mondopratico e GreenRetail

 


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